THE CHRISTMAS SHOW 2024
Raccolta fondi di AISM
AISM, attraverso la sua Fondazione, promuove, indirizza e finanzia la ricerca scientifica per le oltre 140.000 persone con sclerosi multipla e malattie similari e per le loro famiglie. La Fondazione di AISM è il primo Ente privato in Italia per finanziamenti alla ricerca sulla sclerosi multipla e il terzo nel mondo.
Uno degli studi di punta che finanziamo è il progetto di ricerca "Studio sul trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche sui pazienti con sclerosi multipla", coordinato dalla Prof.ssa Matilde Inglese, Responsabile del Centro Sclerosi Multipla dell'Ospedale San Martino e dell'Università di Genova.
Il trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche attualmente è una pratica medica già consolidata anche per le persone con SM, ma per poche forme. Oggi la Prof.ssa Inglese coordina uno studio che potrebbe allargarne l’utilizzo a circa 7.000 persone, promettendo di scrivere un importantissimo capitolo nella storia della lotta alla malattia.
Il progetto:
- Il trapianto è un intervento molto delicato e complesso, la procedura prevede che in un primo momento si azzeri il sistema immunitario e poi lo si faccia "ripartire" tramite un trapianto per infusione di cellule staminali precedentemente prelevate dal paziente.
- La prospettiva del progetto è quella di confermare il trapianto come valida opzione terapeutica, allargandolo a tutte le persone con sclerosi multipla aggressiva che non hanno ancora una disabilità importante e di diventando una possibile terapia di prevenzione delle forme progressive, oggi le più gravi e prive di cure efficaci.
- Obiettivo del progetto è quindi confrontare i dati con le terapie tradizionali per dimostrare che questo trattamento può essere un’opzione terapeutica migliore per migliaia di persone, bloccando la malattia e la sua progressione fino a 10 anni dal trapianto.
Obiettivo di raccolta fondi della serata: raccogliere 10.000 euro per finanziare un pacchetto di 20 risonanze magnetiche strutturali, fondamentali per comprendere se la terapia ha, nel tempo, effettivamente raggiunto i risultati sperati, ossia fermare l'avanzamento della malattia.
Questo tipo di risonanza magnetica su un determinato campione di pazienti è uno strumento fondamentale non solo al termine dei trattamenti ma anche negli anni successivi, per la valutazione nel lungo periodo.