Mano nella mano, passo dopo passo

Aveva delle mani forti, energiche, vivaci e, al contempo, morbide e delicate. Mani che sapevano creare e incantare, che accarezzavano e consolavano con amore e che, con insospettabile rapidità, erano anche in grado di scacciare vigorosamente le mosche, brandito lo straccio da cucina. Stringendo fra le mie le sue dita lunghe, avvolgenti e nodose, amavo passeggiare al suo fianco, in parte appoggiandomi a lei, in parte sostenendola io stesso, accordando i miei ai suoi passi, con gli anni sempre più lenti e affaticati. Così, da quando mia nonna è morta, ho dovuto affrontare la difficoltà di camminare da solo, senza la sua salda presa rassicurante, senza il conforto del suo incedere familiare e inconfondibile. Ho iniziato ad avvicinarmi alle iniziative di AISM tra i corridoi del mio liceo, in occasione della vendita annuale di sacchetti di mele, e negli anni ho poi cercato di sostenere altri progetti e di conoscere più a fondo l’Associazione. Ora, ormai a qualche mese dalla morte di mia nonna, ho voluto dedicare al suo ricordo una raccolta fondi, un piccolo ma sentito contributo alla ricerca scientifica, nella consapevolezza che solo mano nella mano possiamo avere la forza e lo spirito di proseguire nella lotta contro la sclerosi multipla, nella speranza che, passo dopo passo, i risultati ottenuti possano garantire a molti più ragazzi come me di crescere con i propri cari, il più a lungo possibile, come io ho avuto la fortuna di camminare fino alla fine accanto a mia nonna.

Mano nella mano, passo dopo passo

Una campagna in memoria di Gabriella Ines Settimo Dalla Gasperina (15/05/2022)
Raccolta fondi di Michele Cova

Aveva delle mani forti, energiche, vivaci e, al contempo, morbide e delicate. Mani che sapevano creare e incantare, che accarezzavano e consolavano con amore e che, con insospettabile rapidità, erano anche in grado di scacciare vigorosamente le mosche, brandito lo straccio da cucina. Stringendo fra le mie le sue dita lunghe, avvolgenti e nodose, amavo passeggiare al suo fianco, in parte appoggiandomi a lei, in parte sostenendola io stesso, accordando i miei ai suoi passi, con gli anni sempre più lenti e affaticati. Così, da quando mia nonna è morta, ho dovuto affrontare la difficoltà di camminare da solo, senza la sua salda presa rassicurante, senza il conforto del suo incedere familiare e inconfondibile.


Ho iniziato ad avvicinarmi alle iniziative di AISM tra i corridoi del mio liceo, in occasione della vendita annuale di sacchetti di mele, e negli anni ho poi cercato di sostenere altri progetti e di conoscere più a fondo l’Associazione. Ora, ormai a qualche mese dalla morte di mia nonna, ho voluto dedicare al suo ricordo una raccolta fondi, un piccolo ma sentito contributo alla ricerca scientifica, nella consapevolezza che solo mano nella mano possiamo avere la forza e lo spirito di proseguire nella lotta contro la sclerosi multipla, nella speranza che, passo dopo passo, i risultati ottenuti possano garantire a molti più ragazzi come me di crescere con i propri cari, il più a lungo possibile, come io ho avuto la fortuna di camminare fino alla fine accanto a mia nonna.


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